BIOETICA E DINTORNI
"Non sarà mai reso umano …"

Di Giovanni Pellegri



È sbagliato credere che solo le grandi organizzazioni dispongano dei mezzi adeguati per comunicare mentre quelle piccole devono accontentarsi delle briciole: si tratta di avere in chiaro che bisogna investire il massimo, soprattutto in energie, prima che in soldi. Un esempio recente. Radio Ticino ha offerto per sei mesi a diverse organizzazioni fra cui Caritas Ticino, uno spazio quotidiano a rotazione nella rubrica Sindacando. Dopo questo primo periodo di funzionamento le altre organizzazioni, che a turno erano presenti una volta alla settimana, hanno chiesto di diradare la loro presenza perché era troppo impegnativa. Sindacando è quindi diventata un'emissione settimanale con una presenza sempre a rotazione delle organizzazioni una volta al mese. Caritas Insieme per non perdere il contatto con quel pubblico che l'aveva seguita nei sei mesi precedenti ha proposto di continuare settimanalmente con una rubrica di 15 minuti. Radio Ticino ha accettato concedendoci lo spazio il Venerdì alle 19.00, come prima a Sindacando, col titolo "Caritas insieme news, la televisione in radio". Non è una passeggiata produrre 15 minuti settimanali di radio ma non bisogna neanche esagerare, perché con un minimo di mezzi tecnici e un po' di esperienza, anche le organizzazioni più piccole possono realizzare produzioni radiofoniche dignitose.

Insomma l'informazione è ormai un imperativo e non un optional per ricchi, se si vuol avere una voce, talvolta controcorrente. E non basta più la carta stampata che entra solo nelle case di chi ha fatto una scelta, ma bisogna usare i media elettronici perché questi sono alleati segreti già infiltrati in ogni casa. Sono una sorta di complice che ci apre la porta dall'interno lasciandola socchiusa. L'esperienza straordinaria di questi tre anni di Caritas Insieme TV ogni settimana e della radio, è proprio stata quella di raggiungere e stabilire un dialogo anche con persone "insospettabili" che non comprerebbero mai questa rivista - perché dicono di non essere interessate a questioni sociali o ecclesiali - , ma "zappando" sono cascate casualmente su Caritas Insieme e hanno trovato che non è poi così male. E qualcuno finisce poi per leggere anche la rivista.


L'EMBRIONE E IL MICROScopertine/copIO

"Distinguiamo l'embrione dal pre-embrione!" È quanto espresso recentemente da numerosi studiosi e ricercatori su una nota rivista scientifica 1). In questa pubblicazione è ripetuto in cento modi diversi, che l'embrione precoce fino al 14° giorno (cioè il pre-embrione) non merita il rispetto che, invece, è da attribuire all'embrione più avanzato o all'organismo umano fuori dell'utero materno. Il pre-embrione è stato analizzato, guardato, osservato, rigirato, sezionato, ma non c'è nulla da fare. Non è stata trovata nessuna prova che possa dimostrare che l'origine della vita umana sia "qualcosa" che meriti il nostro rispetto.

Insomma, nessuna traccia di persona umana. Le sentenze sono dimostrate scientificamente: "Non è differente da una cellula dell'epidermide", e quindi "Il modo in cui trattarli è questione di azione politica, non di obbligo morale". E ancora: è inutile farsi dei problemi sulla sperimentazione sugli embrioni, perché "l'embrione iniziale ... quanto a vita mentale, non ha più consapevolezza di una pianticella di lattuga". Insomma l'embrione fino al 14° giorno sarebbe unicamente materiale biologico composto di poche migliaia di cellule e nient'altro. Mi sorge un dubbio: ma se facessero a pezzettini piccoli piccoli un uomo adulto, razionale, cosciente, con capacità di formulare un pensiero, che cosa troverebbero se non cellule, molecole ed acqua ...? Il problema è che si sta ricercando la dignità dell'uomo con il microscopertine/copio.


14 GIORNI? NO, FORSE 25. C'È CHI DICE UN MESE ... MA DOPO LA NASCITA

Non fraintendiamo. "Il pre-embrione é vita umana" - risponde il moralista Maurizio Mori. Si tratta quindi di esseri umani appartenenti alla specie Homo sapiens, "ma non sono individui umani o meglio non sono persone". Ma quando allora l'uomo diventa uomo? La decisione più alla moda di questi tempi è far coincidere la nascita di un individuo con l'apparizione della struttura embrionale detta stria primitiva. Ma le mode, si sa, cambiano rapidamente. Infatti, i precursori delle preziose cellule neuronali interessanti per la ricerca e la messa a punto di nuove terapie, sono presenti solamente a partire dal 25° giorno, cioè quando secondo queste teorie l'embrione è già persona. Gli interessi imporranno di rivedere la teoria e di spostare il limite di persona al 25° giorno? Continuando per assurdo in questa direzione finiremo per abbracciare le tesi di Peter Singer, moralista australiano, quando afferma che "l'appartenenza di un essere vivente a una specie non è, di per sé, rilevante per determinare lo status etico". Secondo il moralista australiano "Il connotato minimo per riconoscere all'embrione una pretesa di considerazione è la facoltà di provare dolore o piacere"; (questo avviene alla ventesima settimana). Ma P. Singer è pronto a spostare il limite ulteriormente, quando afferma che "l'immoralità intrinseca dell'uccidere il feto a uno stadio avanzato di sviluppo e l'immoralità intrinseca di uccidere il neonato non sono marcatamente differenti". "Preso in se stesso, il neonato è un essere senziente privo di razionalità e autocoscienza" e riconoscendo nella razionalità e nell'autocoscienza due criteri che attribuiscono all'uomo la propria dignità, aggiunge: "Se ci dovesse essere una legislazione in materia essa dovrebbe probabilmente negare un pieno diritto alla vita per i bambini solo per un breve periodo dopo la nascita, forse un mese". Ammiro la coerenza di P. Singer. In fondo, se non vogliamo riconoscere la dignità della persona umana in tutte le sue fasi della vita, non vedo perché l'apparizione di particolari strutture biologiche (stria primitiva), la capacità di provare piacere e dolore o la semplice uscita dal grembo materno debbano rappresentare dei cambiamenti così radicali nello statuto etico della nuova persona.


UGUAGLIANZA TRA RICCHI E POVERI

Se l'uomo non è rispettato nella sua dignità allora i consigli di Singer sono evidentemente applicabili anche a tutti quegli esseri che rappresentano un peso sulle finanze della sanità pubblica. P. Singer per primo ritiene "rispettoso" praticare l'eutanasia attiva sui neonati malformati. Ma anche lo Stato americano dell'Oregon ha fatto un passo in questa direzione assicurando il suicidio assistito a spese della mutua. L'eutanasia in vigore in questo Stato dal 1994 era in pratica a beneficio unicamente di persone ricche. "I ricchi possono già morire con dignità - ha osservato un membro della Commissione statale per i servizi sanitari -; sarebbe discriminatorio non concedere ai poveri la stessa possibilità". Per accedere a questo "servizio" bisogna che la malattia terminale sia accertata da due medici e che il paziente non abbia più di sei mesi di vita. La prossima tappa sarà di dimostrare che la povertà che tocca 270 mila abitanti dell'Oregon è una malattia terminale senza speranza di guarigione ...


PRATICHE DISUMANE? NO PRECISI INTERVENTI MEDICI, QUASI TERAPEUTICI

E non osate affermare che questa è la strada che conduce all'eugenismo, o che la dignità della persona è calpestata. No! È solo una nuova forma di umanità attenta alle sofferenze dell'uomo ... A quando quindi la nuova sezione "Eutanasia clinica" all'interno delle facoltà di medicina? Ovvero i mille modi per diventare specialisti del dolce morire. Non è, infatti, così facile ammazzare in modo pulito e indolore una persona. I condannati a morte rimasti in vita per alcune decine di minuti, nonostante l'applicazione del trattamento, ne sono una triste conferma. Ma la nuova medicina (o meglio "l'antimedicina", come alcuni già la chiamano) grazie a raffinati sistemi computerizzati, a micidiali cocktails farmacologici indolori e a porte chiuse al momento giusto, troverà sicuramente la strada per praticare questa nuova scienza in camere asettiche, pubblicando i risultati sulle più prestigiose riviste scientifiche; risultati ottenuti con tutto l'impegno e il prodigarsi di corpi medici ed infermieristici specializzati. Alla morte rapida del paziente potranno finalmente tirare un respiro di sollievo ed affermare: "L'intervento è riuscito!" Povero Ippocrate, c'è di che rigirarsi nella tomba.


NON SARA MAI RESO UMANO SE NON LO È STATO FIN DAL PRINCIPIO

Mai come oggi l'uomo ha avuto la possibilità di osservare e capire lo sviluppo dell'essere umano fin dal suo concepimento, grazie all'apporto delle scienze e della medicina che ci hanno fornito delle conoscenze preziose su quanto avviene ad un essere vivente prima di nascere. Paradossalmente più avanzano le ricerche e maggiormente perde valore la vita umana. La Chiesa cattolica cosa dice?
"Dal momento in cui l'ovulo è fecondato, si inaugura una nuova vita che non è quella del padre o della madre, ma di un nuovo essere umano che si sviluppa per proprio conto. Non sarà mai reso umano se non lo è stato fin da allora." 2)

"Questa dottrina rimane valida e viene peraltro confermata, se ve ne fosse bisogno, dalle recenti acquisizioni della biologia umana ..." 3)

E ancora: "Anche se ci fosse un dubbio concernente il fatto che il frutto del concepimento sia già persona umana, è oggettivamente un grave peccato osare di assumere il rischio di un omicidio."2

Questa è la voce della Chiesa. Ma attenzione: non è il risultato di complicate elucubrazioni teologiche, di lunghe discussione filosofiche o di particolari rivelazioni divine; è il frutto di uno sguardo sull'uomo attento e rispettoso. Uno sguardo inoltre arricchito dai dati provenienti dalla scienza. Chiesa retrograda, chiusa su se stessa, che non sa guardare all'evoluzione della tecnica? No! Solo tanto rispetto per l'uomo o se preferite ... tanto buon senso.



Note:
1) L'embrione e la vita, a cura di Maurizio Mori, Le Scienze quaderni n.100, febbraio 1998.
2) Dichiarazione sull'aborto procurato, Congregazione per la dottrina della fede (1974).
3) Il rispetto della vita umana nascente e la dignità della procreazione, Congregazione per la dottrina della fede (1987).